CENTRO POLIFUNCIONAL EN SAPPADA. ITALIA. 2011













Il sontuoso paesaggio dolomitico che circonda Sappada ne rappresenta l’immagine molto piú della sua giá bella configurazione urbana. Per questo motivo per costruire in questa vallata bisogna prendere coscienza che non si sta intervenendo semplicemente in un tessuto urbano bensì nel piú ampio contesto della natura. La nostra proposta evoca nella sua geometria l’imponente conformazione geografica che circoscrive Sappada. Si potrebbe dire che il progetto traduce le condizioni geomorfologiche del luogo. Allo stesso modo questa geometria organica, topografica e discontinua permetterá una relazione piú stretta e intensa tra l’architettura e il territorio, ridisegnando i limiti dell’edificio dissolvendo il confine tra l’architettura e lo spazio pubblico, tra l’architettura e il paesaggio.
I riferimenti che ci hanno permesso di configurare formalmente la nostra proposta trovano le loro radici nell’architettura locale della borgata Bach (Pòch) fortemente condizionata dalle condizioni climatiche e dai materiali autoctoni. Il progetto risponde alla singolare localizzazione del lotto che confina a est con un forte declivio che sia apre verso la valle, a ovest e a nord (dove la topografia raggiunge la sua quota massima ) con residenze private e a sud con via Milpa.
Un nuovo edificio polifunzionale che voglia essere punto di riferimento per la cittadinanza, necessita un’ immagine rispettuosa e cosciente del contesto ma al tempo stesso contemporanea. Il progetto rifugge l’architettura spettacolo e autoreferenziale, ma anche il pastiche storicista e la riproduzione mimetica. Un edificio di queste caratteristiche non deve ergersi a protagonista del paesaggio, al contrario deve fondersi con esso offrendo però un’immagine onesta verso le proprie intenzioni, un’immagine attuale ed opportuna. Per questa ragione siamo daccordo con la decisione di demolire la scuola attuale, con nessuna qualità estetica aprezzabile e la cui permanenza avrebbe impedito un intervento chiaro e sicuramente più economico.

Coautores: Davide Olivieri, Luca Cerullo, Juan Carlos Herrera y Fernando Garrido (maqueta)